Superare la fine di un amore

La fine di un amore è sempre un evento traumatico. A volte prevedi la possibilità di una rottura già da prima; altre volte, invece, ti colpisce come un fulmine a ciel sereno. Qualsiasi sia il tuo caso una cosa è certa: le separazioni fanno davvero male.

I motivi che conducono due persone a interrompere una relazione possono essere molteplici, alcuni più seri, altri meno. Quel che è certo è che di solito una dei due si ritrova a non provare più ciò che era un tempo, oppure a non riuscire più ad entrare in contatto con l’altra. E per chi è ancora coinvolto questo è un colpo durissimo. Superare una rottura è difficile proprio perché scuote improvvisamente il nostro futuro e lo rende incerto. 
Quando cominciamo ad impegnarci in una relazione, infatti, abbiamo aspettative l’uno verso l’altro: potremmo voler passare il resto della nostra vita con quella persona o magari fantastichiamo sulle cose che vorremmo fare insieme in futuro. Quando però il rapporto si chiude, improvvisamente tutto l’impegno e le promesse vengono infranti. Il futuro perde ogni certezza. Sembra che niente possa più tornare come prima, pensi di non potercela fare senza l’altra persona.

Naturalmente non sempre è l’amore a generare tali sentimenti. Essere innamorati non equivale a essere legati, intrappolati o incastrati tra le varie tipologie di legame. Quando una persona continua a vivere all’ombra di un fantasma probabilmente è perché ha idealizzato la persona perduta. Si tendono a dimenticare gli aspetti negativi che hanno portato alla separazione, mentre vengono ricordati solo quelli che si amavano. Per di più, tali aspetti vengono esaltati al punto da creare una sorta di semidio. E col passare del tempo, questa idealizzazione diventa più forte fino a rendere insopportabile il fatto di non stare più con quella persona.

Quali ripercussioni ha tutto questo sulla persona? 

Il soggetto diviene sempre più stressato, angosciato e carico d’ansia. È pieno di pensieri ossessivi e in alcuni casi possono manifestarsi sintomi come il fumo compulsivo e persino attacchi di panico o d’ansia, oltre a un calo dell’autostima. La concentrazione ossessiva sull’ex impedisce di dimenticare e di dirigere lo sguardo verso altre possibili relazioni. Sembra non esistere altra persona al mondo se non quella perduta. In alcuni casi, la persona lasciata intraprende una vera persecuzione ai danni dell’altro, diventa una sorta di detective che indaga su tutto ciò che fa l’altro, mentre elabora teorie sui suoi comportamenti e sentimenti. È una situazione alquanto spiacevole sia per l’uno che per l’altro. Come evitare, allora, di incorrere in tutto ciò? Prima di tutto è bene riconoscere che qualsiasi tipo di rottura attraversa una serie di fasi che possono cambiare a seconda delle motivazioni e dell’intensità del rapporto.

La prima fase è quella in cui cerchiamo di capire disperatamente cosa sia successo, perché l’altro ci ha lasciato. Tendiamo a fissarci su cose che l'ex ha detto e che possano spiegare il perché, o al contrario, possano contraddire ciò che è successo. Non siamo lucidi. Il dolore e la confusione possono diventare tutto ciò a cui pensiamo o di cui parliamo.

La fase successiva è quella che ci conduce a negare l’evento. La reazione, in questa fase, è quella dell’incredulità. Sentiamo di aver messo tutto ciò che siamo in questo rapporto e non accettiamo che sia realmente finito.

La terza fase ci vede disposti al cambiamento, a prometterci di essere un partner migliore: il pensiero di stare senza l’ex è così intollerabile da portarci a riaverlo a qualsiasi costo, anche se ciò significa andare contro se stessi. Il problema è che questo comportamento spesso allontana l’altro perché finisce per diventare supplichevole e bisognoso. In alcuni casi potremmo avere successo cercando di ritrattare, convincendo l’altro a tornare con noi. Ciò ci permetterebbe di alleviare questa agonia. Tuttavia, nonostante i migliori sforzi, non potremmo mai portare avanti il rapporto da soli. Se l’altro non prova più nulla potremmo passare varie fasi di rottura e riconciliazione, che alla fine tendono ad essere ancora più dolorose, fino a lasciarci del tutto annientati.

La quarta fase è quella della rabbia. La rottura può evocare dapprima una sensazione di paura immobilizzante e successivamente una forte rabbia, che comincia ad emergere proprio quando la paura diminuisce. Quando siamo ormai in grado di accedere alla rabbia possiamo esserne felici, perché ciò significa che stiamo ricominciando a vedere noi stessi e il nostro valore. Cominciamo a renderci conto che ci meritiamo di più da una relazione. La rabbia potrebbe essere diretta al partner, alla situazione o a se stessi, ma in ogni caso è un segnale di ripresa se non porta a comportamenti distruttivi o violenti perché può fornirci una nuova direzione verso cui andare, ridando valore a noi stessi e ai nostri bisogni. Finché la speranza domina, sarà difficile arrivare all’accettazione vera e propria. L’accettazione porta gradualmente a reindirizzare la speranza stessa, ci si sposta dallo sperare di recuperare la relazione alla possibilità di poter star bene senza l’altro. Questo comporta l’avere un rapporto nuovo con l’ignoto, che non è sempre semplice da costruire, ecco il perché molte persone hanno difficoltà a raggiungere questa fase. La rottura della relazione ci mette di fronte a noi stessi, alle nostre vulnerabilità e alla nostra paura del futuro e dell’ignoto. Al giorno d’oggi poi le relazioni sono sempre più fragili, anche a causa di una società più frammentata e che valorizza una certa quota di narcisismo. Quello che è sicuro è che le separazioni fanno male ad ogni età e che le emozioni che possono emergere da un evento come questo vanno sempre ascoltate e vissute, in caso contrario possono influenzare negativamente tutta la vita di un individuo.

Come affrontare allora una separazione e tornare a stare bene con se stessi?
 
Il primo passo è quello di imparare a comprendere il senso vero e profondo della nostra esistenza. Il perché siamo qui. Chiediti cosa ti renderà sempre felice? Cosa ti darà la forza per affrontare problemi e difficoltà? Una volta che avrai le tue risposte, potrai davvero metterle in pratica. Agisci, perché non c’è altro modo di cambiare e tornare a vivere dopo una fase di sofferenza e dolore. Ricordalo, non soffri perché un amore è finito. Soffri perché non hai trovato il senso del tuo vivere, perché non hai imparato a creare felicità dentro di te. Accetta quindi la realtà. In un primo momento ti verrà voglia di piangere, sarai disperato. 
Non trattenerti: sfogarti farà bene alla tua mente e al tuo spirito, perché solo ammettendo le proprie debolezze e il proprio dolore potrai cominciare a stare meglio e ripartire da capo. Appena troverai un momento per riflettere, prova a pensare alla vostra relazione, a quello che oggettivamente non andava. Cerca di essere obiettivo e fai mente locale sulle ragioni della separazione. Guardando alla situazione con distacco ti accorgerai che stai cominciando a farti una ragione della fine di questo amore.

Interrompi ogni rapporto con l’ex

Se l’altro ha deciso di interrompere il rapporto e tu cerchi in ogni modo di recuperarlo, anche a costo di danneggiare te stesso, non farai che peggiorare le cose. Potremmo persino pensare di accettare un compresso nel quale “ci accontentiamo” di restare amici. Ma tutto ciò a lungo termine è logorante. Se ti rendi conto di provare ancora sentimenti molto forti e l’altro è determinato a chiudere il rapporto definitivamente, allora la cosa migliore da fare è prendere le distanze.

Cerca di rimuovere il più possibile oggetti che ricordano il rapporto

Evita di andare a vedere le vecchie foto insieme, di andare a leggere i messaggi dolci che vi scambiavate o a controllare ossessivamente gli accessi ai profili social. Quando una relazione finisce abbiamo la tendenza a focalizzarci solamente sugli aspetti buoni dell’altro e sviluppiamo pensieri ossessivi. Evita tutto ciò che può peggiorare la situazione. Sicuramente non è semplice, ma possibile. Eliminalo dalla rubrica del cellulare, a meno che non dobbiate rimanere in contatto perché avete dei figli.

Esci con gli amici

Vietato chiuderti in casa davanti alla televisione, o a fissare il vuoto. Sforzati ed esci con gli amici, non mancare mai a cene e feste. Rallegrati, avrai occasione di conoscere gente nuova, e chissà…

Fai un viaggio

Potrebbe essere questo il momento giusto di fare quel viaggio che hai sempre sognato di fare, con gli amici con la tua famiglia, da soli. Cambiare radicalmente scenario è un altro modo particolarmente efficace per mettere una pietra sopra a un rapporto finito. Stare lontani dai luoghi che avete condiviso con il vostro ex ti farà bene.
Investi nella tua relazione con te stesso, questo è il punto centrale.
Se la tua identità era strettamente collegata alla tua relazione appena conclusa, allora questo è un buon momento per esplorare chi sei nei contesti al di fuori del rapporto stesso. Correre per cercare qualcuno che riempia quel vuoto, senza capire veramente quello che vuoi e quello di cui hai bisogno, finisce per essere soltanto un modo per scappare. Quello che devi sempre ricordare è che puoi davvero dipendere solo da te stesso. Sei l’unico che può riempire quel vuoto, che può ritrovare la serenità di cui ha bisogno. 

Le relazioni finiscono quando uno dei due membri si accorge che il costo di non soddisfare i propri bisogni non è più sostenibile e decide di allontanarsi. Spesso, infatti, è proprio la mancanza di consapevolezza dei propri bisogni più profondi che porta ad una rottura sentimentale. Quindi una delle cose migliori che puoi fare è cercare di capire chi sei, cosa ti serve e come soddisfare i tuoi bisogni. Sembra impossibile ma in verità questa rottura è una grande opportunità per coltivare una nuova identità per te stesso. La tua relazione può esser terminata, ma ciò non ti rende un fallimento. Al contrario, questa è la tua occasione per lavorare realmente su te stesso e crescere. È il momento perfetto per analizzare chi eri in passato, chi eri con il tuo ex e chi vuoi essere in futuro.

Concentrati sulle cose che ti fanno stare bene, ma distingui tra distrazione e progresso

In questo momento il consiglio più ovvio può sembrare anche il più banale: fai ciò che ti fa stare bene, al di là dell’altra persona. A volte ciò che ci fa stare bene è soltanto una distrazione: uscire con gli amici, ubriacarsi o persino focalizzarsi totalmente sul proprio lavoro pur di non pensare al proprio ex sono tutti rimedi a breve termine. Puoi cercare di riempire la tua giornata con attività o persone, ma il momento in cui ti ritrovi ad avere tempo per pensare o sei solo, ecco che le emozioni ed i ricordi riemergono. La chiave per uscire da questo periodo così difficile non è distrarsi. Ogni distrazione ci aiuta finché non siamo di nuovo soli con noi stessi. Al contrario, la cosa che aiuta in assoluto di più è fare dei progressi in una specifica area della propria vita. Qualsiasi tipo di progresso ci permette di sentirci di nuovo in controllo. Cerca qualcosa di importante, anche solo una, sulla quale puoi cominciare a lavorare già oggi stesso. Al di là del rapporto dovresti cercare qualcosa che ti fa svegliare con la voglia di vivere: un progetto, un sogno, una nuova visione di te stesso. Apriti di nuovo al mondo e alle tante opportunità che offre. Ciò ti farà sentire un nuovo senso di vitalità e di possibilità.

Fai movimento

Il movimento è un’ottima medicina per lo spirito e per l’anima. Aiuta a liberare le endorfine e inoltre, cosa non da poco, a tonificare il corpo e a mantenere la linea. Perché prima o poi un’altra relazione sarà in arrivo, e non vi farete cogliere impreparate.

Ricordati che la separazione non dipende solo da te, ma anche dall’altro. Quando si conclude un rapporto abbiamo la tendenza a pensare che sia principalmente colpa nostra. Ma non è sempre così. Anzi! Così come la coppia che funziona lo fa grazie ad entrambi i membri, lo stesso accade quando invece non funziona più. Possono esserci infinite motivazioni per le quali un rapporto non può andare avanti e non è lo scopo di questo articolo considerarle tutte. Quello che conta è ricordarsi che non è finito perché c’è qualcosa di sbagliato in te o non meriti più di essere felice. È terminato perché non siete più riusciti a trovare un equilibrio insieme, perché non state più bene o semplicemente perché l’altro ha cambiato i suoi bisogni nel tempo. Non dipende necessariamente da te. 

La fine di un rapporto, per quanto ora possa sembrarti così, non è la fine della vita ma solo un nuovo inizio!
LIBRI – KINDLE & E-BOOK
HOME
FONTE DI TUTTI GLI ARTICOLI