SULLE TRACCE DELLA PROPRIA IDENTITÀ



Il pensiero plasma all’esterno ciò che manifesta all’interno. Se vogliamo amore dobbiamo pensare in termini amorevoli.
Se vogliamo ricchezza dobbiamo pensare in termini di
ricchezza.
Se vogliamo scoprire le nostre capacità interiori  
dobbiamo pensare che il nostro IO è la parte spirituale che ci mantiene in vita e che ci da la possibilità di creare oggi quello che vivremo domani.
Che ognuno di voi riesca a raggiungere la dimensione dell’infinito staccandovi dai poteri oscuri interni ed esterni che governano le vostre coscienze; iniziando così il lungo viaggio alla scoperta della vostra identità. 

PRIMO CAPITOLO DEL LIBRO

SULLE TRACCE DELLA PROPRIA IDENTITÀ

*Analìa Scarpone*


Informarsi o Disinformarsi ?

Creazione

Secondo la fisica quantistica, relativista, la nozione riguardo la creazione viene descritta tenendo in considerazione due aspetti della stessa Fonte.

Il primo aspetto è quello in cui si descrive la trasformazione dell’energia in massa, come avviene ad esempio nella cosiddetta “creazione di coppie”. Si tratta della comparsa di coppie di particelle-antiparticelle originatesi a partire da un campo di radiazione particolarmente energetico, come avviene ad esempio: nella creazione di elettroni e di positroni (elettroni positivi) da un campo fotonico di raggi γ.

Il secondo aspetto riguarda la creazione di massa-energia mediante l’estrazione di energia dallo spazio-tempo geometrico, cioè dall’energia presente nella curvatura dello spazio. Ciò è possibile perché il “vuoto” associato allo spazio quantistico relativistico, diversamente da quanto accade per la fisica classica, possiede una certa energia minima, capace anch’essa di dare origine a coppie di particelle-antiparticelle.

In condizioni ordinarie, dove lo spazio-tempo ha una curvatura trascurabile, queste coppie possono considerarsi “virtuali”, perché alla loro eventuale formazione segue immediatamente la loro annichilazione. Quando la curvatura è però, assai sensibile, come negli stadi iniziali dell’espansione dell’universo, cessano le condizioni di un rapido annichilamento delle particelle prodotte, ed esse da virtuali divengono reali.

Considerazioni analoghe, sempre in un quadro quantistico relativistico, possono applicarsi all’universo nel suo insieme.

In questo caso è l’intera massa-energia dell’universo a poter essere estratta dalla curvatura dello spazio e perché ciò possa accadere, in linea di principio è sufficiente che l’energia totale dell’universo abbia un valore conservativo uguale a zero, bilanciandosi così l’energia positiva presente sotto forma di materia e di radiazioni, e quella negativa presente sotto forma di campo gravitazionale.

Analogamente, quando l’intero universo viene descritto come lo stato di una funzione d’onda quantistica, non sono più solo le singole coppie di particelle virtuali a poter emergere dal vuoto geometrico, ma è la stessa comparsa dell’universo, cioè la sua Creazione”, a poter essere descritta come una fluttuazione del vuoto quantistico. Alcuni autori hanno chiamato tali modelli, modelli di creazione dal nulla (E. Tryon, A. Vilenkin, H. Pagels, P. Atkatz, J. Gott).

Per una visione dell’insieme degli aspetti fisico-cosmologici, si veda Isham (1988); per quelli filosofici, Sanguineti (1995) e Zycinski (1996).

Un altro ambito scientifico dove si parla a volte di Creazione è quello della termodinamica di non equilibrio. In questo caso, si presenta la comparsa di un certo “ordine dal caos” come creazione di strutture nuove ed inedite (cfr. I. Prigogine, I. Stengers, Order out of Chaos, London 1984).

Mentre lo sviluppo globale dei sistemi è quello di una crescita di entropia, una termolizzazione (dissociazione e scomposizione) ed un progressivo degrado, fluttuazioni lontane dalle posizioni di equilibrio permettono localmente che si possano originare strutture ricche e complesse, non prevedibili, perché non descrivibili con una dinamica lineare.

Alcuni autori collocano il sorgere di strutture organizzate e di conseguenza anche della vita, all’interno di questa fenomenologia.

È infine la biologia, a parlare talvolta di Creazione della vita in laboratorio” o Creazione della vita dalla materia inanimata”; nel contesto del suo tentativo, finora senza successo, di riprodurre artificialmente la fenomenologia di una cellula vivente mediante la sintesi dei suoi elementi biochimici costitutivi e la riproduzione dei suoi processi funzionali di base (per una visione di insieme, C De Duve, Blueprint for a Cell. The Nature and the Origin of Life, Burlington (NC) 1991).

La divulgazione scientifica ha parlato a lungo degli esperimenti volti a riprodurre le condizioni atmosferiche presenti inizialmente sulla Terra con lo scopo di sintetizzare molecole organiche, amminoacidi e proteine, partendo da elementi chimici semplici e dalla presenza di energia UV (A. Oparin, J. Haldane, S. Miller, H.Hurey).

In realtà, ciò che conta non è il numero di teorie che nell’arco del tempo si sono dilettate a descrivere un evento così complesso e, al tempo stesso semplice come è la Creazione. (Cre-Azione)

– Come potrebbe risultare complessa la spiegazione dei nostri origini? – Un qualcosa di così fondamentale quanto la vita e la consapevolezza?. Si, la consapevolezza di ciò che siamo, ma soprattutto, da dove veniamo, perché siamo qui e chi è stato il primo essere capace di creare tutto quanto oggi c’è e siamo. Chi è stato il fattore Origine ovvero: Creazione, considerando la Creazione” come la somma di crea + azione?

Tutto l’universo è frutto della creatività messa all’azione o meglio: di un’idea, trasformatasi in pensiero che a sua volta, spinto da un’azione, ha dato origine a tutto ciò che esiste.

Si ripresenta comunque la solita domanda, se l’essere umano è stato creato e l’universo è stato creato… Da chi? Chi è il creatore? Chi ha dato Origine a tutto ciò che c’è? Per dare una risposta a questo enigma, nel tempo sono comparse numerose ipotesi e teorie.

La religione parla di un Dio, creatore del Tutto, Fonte di “Inesauribile Creatività” al punto di permettersi dar forma al suo pensiero creando tutto ciò che è.

La fisica parla di evoluzionismo. Milioni d’anni attraverso i quali dalla forma di vita primordiale/primaria, l’essere umano arriva a manifestarsi tramite l’evoluzione dalla scimmia al uomo, ipotesi che io personalmente considero improbabile, poiché tenendo in conto che le scimmie esistono ancora e che per legge naturale universale: ogni specie quando ferma la propria evoluzione viene sostituita da un’altra specie, direi a questo punto che la scimmia è una specie separata completamente dalla specie umana.

La fisica quantistica ci parla di particelle e antiparticelle, energia condensata in materia su una certa dimensione (terza dimensione – terrena) mentre la stessa energia, nel suo stato più sottile, resta inalterata, come accade in dimensioni più elevate (quarta, quinta, sesta, settima dimensione) in cui pervade lo Spirito o Sé Superiore.

Detto ciò, considero che:

Nonostante l’umanità sia altamente sviluppata resta comunque all’oscuro del proprio Origine.”

Sembrerebbe che in realtà ciò che conta, non è comprendere il proprio Origine bensì l’efficacia con cui l’umanità, dagli albori della civiltà, è stata privata dal conoscimento del proprio Origine.

L’umanità è stata privata, a causa di qualche motivo più che valido, dalla consapevolezza del proprio Origine

… La domanda viene automatica … Perché?

Da che il mondo è mondo, l’essere umano è stato sottoposto ad una serie di manipolazioni attraverso le quali ha perso completamente la necessità e la capacità di sapere: chi è?. Da dove viene?. Dove sta andando?

Cosa c’è stato prima della nascita e cosa ci sarà oltre la morte?

Se siete arrivati ad avere tra le mani questo libro vuol dire che anche voi, come me, iniziate a porvi domande sull’Origine Primordiale della vostra esistenza… Consapevoli del fatto che non siamo soltanto il corpo che abbiamo in questa vita attuale. Consapevoli che prima d’ora c’era stato qualcosa altro, e dopo questa vita, ancora altre esperienze si presenteranno sull’orizzonte infinito in cui dimora lo Spirito Primordiale ed Eterno.

~

Esiste una Materia Pensante a partire dalla quale tutte le cose vengono create e che, nel suo stato originario, permea, penetra e riempie gli spazi vuoti dell’universo.

Un pensiero, in questa Sostanza, produce la cosa immaginata dal pensiero stesso.

L’uomo può dare forma alle cose nel suo pensiero e imprimendo il suo pensiero nella Sostanza Informe, può determinare la creazione della cosa da lui pensata.

Per far questo, l’uomo deve passare dalla mentalità competitiva a quella creativa; deve formarsi una chiara immagine mentale delle cose che desidera, nonché fare: con fede e proposito, tutto ciò che può essere fatto ogni giorno, compiendo ogni singolo atto in modo efficace.

~

Nel presupposto della veridicità di tutto ciò, l’essere umano deve imparare una semplice cosa: più che informarsi deve disinformarsi, invece di credere nella storia, deve cercare con i propri mezzi e propositi la storia di sé stesso, contemplando ed imparando a discernere, osservando con massima attenzione tutto ciò che viene suggerito dal proprio Sé Inferiore e Sé Superiore.


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